Veranda, stanza in più e spazio outdoor: come renderla unica?
Il valore degli spazi esterni
Che avere uno spazio esterno dove poter passare del tempo in relax, magari in compagnia dei propri amici, fosse un privilegio, era scontato, ma i ritmi sempre più folli delle nostre vite ce lo aveva fatto un po’ scordare: ci è voluto il Covid con le sue restrizioni per far rivalorizzare le ore lente e soprattutto gli esterni delle case, dalle terrazze ai giardini, portando a una maggior cura a livello di arredamento per l’outdoor. Tra questi spazi entra di diritto la veranda.
Che cosa è una veranda?
Di che cosa si sta parlando? In termini tecnica, è definibile come “locale o spazio coperto avente le caratteristiche di loggiato, balcone, terrazza o portico, chiuso sui lati da superfici vetrate o con elementi trasparenti e impermeabili, parzialmente o totalmente apribili”. Di fatto è una stanza in più, adiacente la casa. È fatta di strutture portanti (appoggiata a una parete della casa nella maggior parte dei casi) e vetrate, dunque è coperta ma non per forza chiusa. Esistono infatti tipologie, si pensi agli ampi patii americani, completamente aperte. Al giorno d’oggi si possono prevedere delle porte o delle vetrate scorrevoli, in modo da poter decidere man mano se si vuole la soluzione aperta oppure se si preferisce tenerla chiusa.
Le funzioni delle verande: salotto, sala da pranzo o…
Una veranda è una stanza in più dalle molte funzioni e anche l’arredamento va deciso in base a quella che si sceglie di privilegiare (o se ne possono scegliere anche dei più se lo spazio è davvero grande). Ad esempio, può fungere da seconda sala da pranzo, dove organizzare cene e pranzi meno formali rispetto a quelli in salotto. Un’altra opzione è quella di ricreare un salottino, con poltroncine e tavolini, dove conversare e prendere dei cocktail o il thé. O ancora, si può dar vita a un’area relax, dove sdraiarsi, magari addirittura guardando la tv o leggendo. Infine, un mix di tutte le idee.
Per quanto riguarda il materiale, si parlava prima del vetro. Prevedere delle vetrate trasparenti è la soluzione che fa sì che la veranda sembri aperta anche quando non lo è: una versione chiusa con ampie vetrate darà l’impressione di essere all’aperto. Esso è in grado di mantenere la giusta temperatura, conserva il calore e filtra la luce, garantisce un isolamento acustico, è anche resistente perché, a differenza di quel che si pensa, soprattutto se lo si sceglie temprato, non si rompe facilmente e se accade lo fa in tanti pezzetti non taglienti che quindi non risultano pericolosi. Grazie alla tecnologia e alla cura, lo si può facilmente tener pulito.
I materiali adatti, dal legno al vetro
Si può prevedere il vetro sia per le parti laterali che per il tetto, una scelta particolare e luminosissima. Oppure si può optare per una veranda che lo combini con altri materiali. Per le coperture, spesso si utilizza l’alluminio, in particolar modo in contesti moderni. Un’altra soluzione è il legno, per dar vita a ambienti morbidi, familiari, di impronta classica e magari anche rustica. Chi lo vuole, può scegliere un unico locale chiuso totalmente in legno, dicendo però addio alla vista esterna (ma si possono aggiungere delle finestre).
Come arredare l’interno di una veranda. Libertà assoluta!
E l’arredamento? Se si parla di una soluzione completamente aperta, i materiali devono seguire le regole per i mobili outdoor, anche se in maniera meno rigorosa perché sono al coperto. Per il resto, c’è via libera, partendo dallo stile che si preferisce e da quello della casa. Soprattutto in quelle chiuse, possono avere mobili da interno, dai divani ai tavoli, anche se quelli da esterno sono così curati e modellati su quelli da interno da non vedere una vera differenza. Dunque, legno, metallo, come si vuole, con linee morbide o essenziali. I colori? Per un ambiente rilassante, si potrebbero prediligere il bianco e i toni della natura. Ma non si hanno dei veri limiti!
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