Informale, conviviale e meno ingombrante, perché con un tavolo rotondo non si sbaglia mai

Il tavolo come centro della vita di famiglia

Nella tradizione è proprio la tavola a essere il centro, sia dal punto di vista visivo che soprattutto concettuale, della stanza e anche della casa, il luogo dove ci si ritrova a pranzo e cena, a leggere, a fare i compiti mentre la mamma cucina. Per questo in tantissime case si opta ancora per il classico desco, attorno a cui radunarsi, anche se piace molto il concetto di isola dove mangiare. Ma come sceglierlo correttamente? Meglio un tavolo rotondo, rettangolare, quadrato o addirittura con forme particolari come ellissi?

Di cosa tener conto quando si sceglie il proprio tavolo

Il tavolo è l’elemento conviviale per eccellenza, oltre che un complemento di design importante. Va da sé che bisogna sceglierlo con cura, per introdurlo nella propria cucina, nel proprio salotto o in entrambe le stanza, ma anche all’esterno. Non bisogna prestare solo una massima attenzione al materiale, allo stile che ovviamente deve essere conseguente a quello dell’intero arredamento, e al colore, bensì anche a un elemento fondamentale come la forma.

Il tavolo rotondo annulla i ruoli

Prima di decidere è necessario tener conto di una lunga serie di variabili, a partire, appunto, dallo stile del luogo, sino alla forma della stanza in cui viene inserito. Ma senza scordare che la forma è in grado di trasmettere dei messaggi. Se si vuole una tavola che sia estremamente conviviale, anche informale, senza veri e propri ruoli, il tavolo rotondo è la scelta migliore. Non ha angoli e non ci sono lati più lunghi o più grandi di altri. Per questo permette un rapporto diretto con tutti i commensali. Quando il tavolo è rotondo, non c’è nessuno a capotavola. Non è spesso nemmeno necessario assegnare prima i posti, che possono invece essere dinamici. Per contro, se si opta per un tavolo di forma rettangolare, due persone saranno a capotavola, ruolo già di per sé impegnativo, e le distanze tra un commensale e l’altro non saranno uguali, rendendo difficile una conversazione che coinvolga tutti.

Anche il tavolo quadrato, in teoria, permette la stessa disposizione paritaria, soprattutto se è piccolo e fa sedere una sola persona per lato. Ma non vi è nulla come il tavolo rotondo per creare una atmosfera rilassata!

Altri motivi per cui la forma rotonda va sempre bene: dai bambini alle gambe

Un altro dettaglio, che non è simbolico ma prettamente pratico, rende comodissimo un tavolo con una forma rotonda. Nella maggior parte dei casi esso infatti è retto da una gamba al centro. È dunque lontana dalle sedie e nessun commensale ci sbatte le gambe. Ci sono anche dei tavoli rotondi con più gambe piccole, come particolare di design: piacevole e originale da vedere, sicuramente, ma rischia di essere scomodo.

Il tavolo di forma rotonda è adatto a una casa dove ci sono bambini, non avendo spigoli.

Quanto deve essere grande un tavolo rotondo?

A parità di superficie, la forma rotonda porta a un minor ingombro, per cui potrebbe essere una soluzione salvaspazio. Ma è adatto in realtà a qualsiasi tipologia di ambiente, sia grande che piccolo: porta in ogni caso una sensazione di ariosità, per cui allarga gli spazi non troppo importanti, e ben si inserisce dove invece la metratura è ampia. Per contro, bisogna tener conto del fatto che, non avendo spigoli, non può essere addossato a una parete (ma se lo si fa, anche con una soluzione quadrata o rettangolare, si perderà giocoforza un lato).

Per quanto riguarda le dimensioni, solitamente un tavolo di forma rotondo da quattro persone, quindi non troppo grande e nemmeno troppo piccolo, adatto a esigenze di famiglie, dovrebbe avere, per far sedere tutti in modo comodo, un diametro di 80 centimetri, che salgono a 120 se i posti a sedere sono sei. Non si dimentichi anche lo spazio necessario per le sedie: i commensali devono potersi muovere con agilità, per cui se ne lasci piuttosto un po’ in più.

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