Che eleganza! Per ogni ambiente, una parete divisoria in vetro tra cucina è sala è un tocco di design
Perché scegliere una parete che divida cucia e sala fatta in vetro
Raffinato, elegante, per certi versi impalpabile. Se si vuole andare sul sicuro per quanto riguarda l’estetica, il vetro è sempre la scelta giusta. E non è un caso che nell’era degli open space stia diventando sempre più usata e apprezzata la parete divisoria in vetro per la cucina.
Il vetro per una divisione simile si presta per ogni tipo di ambiente, donando luminosità e eleganza a tutti gli appartamenti: grandi, piccoli, moderni, classici. Una soluzione perfetta e assolutamente gradevole, un tocco in più per dare un’aria diversa al proprio open space. A volte separare i locali è una esigenza pratica oltre che estetica (non a caso si scelgono spesso anche dei mobili che sappiano farlo, come le librerie divisorie bifacciali, link da aggiungere). Per quanto riguarda cucina e salotto, che sovente negli appartamenti moderni sono un unico locale, una parete divisoria in vetro cucina-sala permette di non far diffondere gli odori nella zona living (che per gli olfatti più sensibili è uno dei problemi delle cucine a vista), a isolare acusticamente e a regolare il passaggio della luminosità tra un locale e l’altro.
Vetro e… Come progettare la propria parete divisoria per la cucina
Cosa conferisce raffinatezza a ogni ambiente più del vetro? Nulla, per questo viene scelto spesso per una parete divisoria legata alla cucina. È capace di adattarsi a ogni stile e a di non passare mai di moda. Va benissimo abbinato a una cucina totalmente di vetro o con una in vetro e alluminio ma non per forza. Si accoppia alla perfezione infatti con ogni tipo di materiale, il che lo rende estremamente versatile (è anche ecosostenibile). In particolare, per questo tipo di complemento d’arredo si usa il vetro stratificato.
Per progettare la propria parete divisoria in vetro per la cucina, si può partire da telai decisamente sottili e dunque poco visibili oppure da un’intelaiatura più spessa e in vista: spesso, al di là delle esigenze di costruzione, anche questa è una scelta di design, se si opta per un materiale (dall’acciaio al metallo sino anche al legno) che dia continuità rispetto a quelli usati nel resto del locale. Si presta benissimo a essere decorato in vari modi, e ci si può sbizzarrire con le colorazioni. Se il vetro liscio è l’idea più semplice e raffinata, nulla impedisce di colorarlo (ma bisogna essere veramente attenti ai giochi di luce, a quel punto!), o di farlo parzialmente con dei disegni, il tutto in linea con lo stile della casa. Si può anche usare del vetro opaco, se lo di desidera.
La luce e la divisone degli spazi con una parete divisoria in vetro tra cucina e sala
Una parete in vetro che divide la cucina e la sala è un modo perfetto per regolare la luce. Una cucina deve essere luminosa, se la sala lo è sicuramente è un punto di forza. Bisognerà tener presente come la luce naturale si riflette nei vari locali, a seconda delle ore del giorno, e giostrare di conseguenza anche con lampade e led. Scegliere una parete che divida sala e cucina fatta di vetro va benissimo anche quando si ha a che fare con degli infissi scuri, oppure con mobili di un colore che non sembra abbastanza luminoso.
Sarà un modo unico di ridefinire gli spazi del proprio open space, dividendoli e donando un’impressone ariosa che pare aumentare le dimensioni in modo armonico. Le porte che dividono le stanze possono anche essere dotate di porte, scorrevoli nelle soluzioni più moderne oppure a battente. Non si è obbligati a scegliere una parete che sia alta dal pavimento al soffitto, ma si può optare per qualcosa a metà altezza (ma a quel punto l’effetto per gli odori e il suono viene affievolito in modo importante).
Ovviamente, la parete divisoria in vetro della cucina deve essere sempre pulita! Altrimenti, con gli aloni altro che effetto scenografico…
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