A scomparsa e capaci di diventare altro, guida al mondo dei letti salvaspazio

Per un riposo ottimale, il letto giusto è fondamentale

La scelta corretta del letto è molto importante, perché se non è di qualità, non permette un riposo sereno e confortevole. Che si parli di uno singolo per un solo occupante, di un matrimoniale per una coppia o di un king size per chi ama, da solo o in compagnia, stare veramente largo, si cerca di abbinare il comfort con la bellezza. Spesso però lo spazio è limitato, per cui si ricorre sempre di più a letti salvaspazio, dei mobili che possono essere anche multiuso, per case man mano più dinamiche.

Perché a volte servono dei letti salvaspazio

I motivi per cui si desiderano letti che non occupino troppo spazio possono essere molteplici, per cui anche le soluzioni attuabili sono diverse tra loro.

Ad esempio, qualcuno potrebbe aver bisogno di qualcosa dove far dormire gli ospiti, da usare una volta ogni tanto, magari da collocare in salotto, se manca la camera apposita, o in una piccola metratura: una ottima ipotesi in questo caso sono i divani con letti estraibili, o quelli allungabili, che diventano un letto, comodi e pratici, anche da usare per un sonnellino ristoratore dopo pranzo, sia singoli che matrimoniali.

A scomparsa orizzontale o verticale, i letti salvaspazio che di giorno spariscono

Per chi vuole dei veri e propri letti e non dei divani che lo diventano, una soluzione che deriva dal XIX secolo, inventata da un immigrato irlandese a New York, William Lawrence Murphy, è quella dei letti a scomparsa. Si tratta di veri e propri letti salvaspazio, che come dice la parola durante il giorno o quando comunque non servono spariscono o diventano altro, inserendosi in un concetto sempre più polifunzionale della casa.

Ne esistono sostanzialmente di due tipi: a scomparsa verticale, per sfruttare l’altezza di un locale, o a scomparsa orizzontale, per chi ha un po’ più di spazio a altezze non considerevoli.

Tutti e due i modelli contengono un letto già completo, di solito singolo ma se ne trovano anche doppi, con rete e materasso (si possono lasciare le lenzuola, è sconsigliabile farlo con le coperte perché occupano centimetri preziosi). Nel primo caso, sembrano degli armadi, o comunque dei mobili chiusi, che si sviluppano in verticale, per aprirli si tira il frontale verso il basso, “estraendo” il letto. Nel secondo caso, il letto è disposto in orizzontale, e lascia posto in alto per porre delle mensole.

Come usare in modo creativo i letti salvaspazio a scomparsa quando non servono

Quando sono chiusi, sembrano degli armadi. Nessuno può immaginare che dentro vi sia un letto completo di tutto, per cui sono adatti non solo alle camere ma anche al salotto. Al bisogno, ci sono modelli di letti salvaspazio che si trasformano in altri mobili, per esempio delle scrivanie, utilissime nelle camere da letto dove vi studia o lavora, o addirittura dei tavoli per i monolocali, o ancora dei divani. Dei letti a scomparsa possono essere integrati in un enorme armadio a parete, in una cabina o in una parete attrezzata con libreria. Sono considerati non solo degli elementi pratici, ma anche dei veri e propri oggetti di design, capaci di rendere unica e multifunzionale una stanza, con discrezione e fantasia.

Soluzioni salvaspazio per le camerette dei bambini

Dei letti salvaspazio sono utili nelle camere dei bambini, quando si ospitano gli amichetti per pigiama party. Molto pratici sono i modelli estraibili, dove il secondo letto, quando non si usa, viene riposto in modo facile e veloce sotto il primo e quando invece serve viene tolto. Spesso per le stanze dei ragazzi si devono usare soluzioni salvaspazio creative, per riuscire a far avere in poco spazio tutto quanto serve, dal letto alla scrivania all’armadio. Delle idee spesso usate sono i letti a ponte, con lo spazio inferiore da usare come scrivania o spazio gioco, a castello se gli occupanti sono due o ancora con degli ampi contenitori per sostituire o affiancare gli armadi.

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