Materiali di pregio, artigianato, innovazione: i tratti dell’interior design italiano di lusso
Designer, figure sempre più ricercate
Se la figura dell’interior designer è sempre più diffusa, un professionista che progetta gli interni, dunque la scelta, la combinazione e la disposizione di mobili, di elementi di illuminazione e di decorazione, unendo capacità architettoniche e di design, ogni stile e ogni cultura ha le sue caratteristiche. Spicca tra molti, e non poteva essere altrimenti (si pensi per esempio a figure di spicco quali Paola Navone, Paola Lenti, Piero Lissoni) l’interior design italiano di lusso.
Alcuni nomi dell’interior design italiano italiano di lusso
Rimanendo sui nomi citati, per esempio, Lissoni è conosciuto per i suoi mobili contemporanei, a cui lascia un inimitabile e inconfondibile marchio: un errore, una altezza sbagliata o una un modo per rendere unici e iconici i suoi pezzi.
Molto particolare anche lo stile di Paola Navone, che unisce le visioni occidentali con quelle orientali, con la ricerca continua di nuovi materiali e uno sguardo rivolto al passato ed uno al futuro. Definisce il suo interior design italiano di lusso “tham ma da”, che in tailandese significa “ogni giorno”, perché l’ispirazione arriva dal quotidiano.
Come i colleghi, Paola Lenti spazia in molti ambiti diversi: è partita dai tappeti, per poi sviluppare una linea famosa di mobili outdoor. Ad accomunare le diverse esperienze, la voglia di sperimentare materiali (con un occhio attento anche a quelli di riciclo), colori e forme.
Le aziende che uniscono tradizione e modernità
Ma in generale, al di là dei nomi, che caratteristiche si vedono nell’interior design italiano di lusso? Non è facile ravvisare tratti comuni ma per prima cosa si può citare l’esaltazione dell’artigianato locale. Le aziende italiane si distinguono in molti campi per il pregio dei mobili prodotti, da Soviet Italia, che lavora tanto col vetro, a Porro con i suoi armadi, da Glas Italia e i suoi tavoli di cristallo, a Baxter sino a Zanotta e Gervasoni.: realtà che spesso operano in numerosi campi differenti, esaltando la tradizione artigianale unita all’uso sapiente dell’innovazione tecnologica. La produzione italiana si fa riconoscere per l’inconfondibile qualità dei suoi mobili e per l’attenzione alla raffinatezza dei dettagli.
Negli ultimi anni piace molto il filone che esalta l’utilizzo dei materiali naturali, su tutti legno e pietra.
Domotica, hi-tech e forme nella cultura del design italiano
L’interior design italiano di lusso come detto unisce tradizione e modernità: non mancano infatti gli elettrodomestici di ultima generazione. Le case arredate da design italiani sono altamente domotiche, con dispositivi hi-tech che non solo facilitano la vita a chi vi abita ma che diventano spesso dei veri e propri elementi di design, integrandosi con l’arredamento in modo sapiente.
Se negli ultimi anni si erano privilegiate spesso forme squadrate, di moda grazie alla diffusione del minimal, adesso i designer italiani che progettano case di lusso sono tornati a ricorrere al tondeggiante, per conferire fluidità alle linee. Si hanno così per esempio divani, tavoli e sedie con forme arrotondate e avvolgenti, che sanno formare suggestivi contrasti con altri mobili rettangolari o quadrati.
Ecosostenibilità, bagni decorati, attenzione agli esterni e un tocco di tradizione nell’interior design italiano di lusso
L’Italia, come molte culture, pone un occhio attento anche alla ecosostenibilità dei prodotti usati nell’interior design di lusso. Ciò significa esaltazione dei materiali naturali, come i già citati legno e pietra, ma anche riciclo e riutilizzo, sempre nell’ambito della ricerca di soluzioni di arredo innovative e affascinanti.
Altre caratteristiche dell’interior design italiano di lusso si ravvisano nei bagni. Essi sono infatti considerati una stanza importante, da esaltare al pari di altre. Dunque, via libera a raffinate decorazioni, a partire da mosaici, piastrelle lavorate e carte da parati. Anche gli spazi esterni, dalle terrazze ai giardini, sono curati come se fossero parte dell’interno.
Non manca, spesso, nei lavori dei designer italiani un tocco di rustico, per richiamare realtà come le ville toscane dell’epoca, per esempio. Piace anche l’uso di una pavimentazione di graniglia di marmo tipica delle case veneziane del Cinquecento.
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