Come arredare casa in modo sostenibile
I temi della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente hanno iniziato a interessare interior designer, architetti e clienti sin dagli anni Settanta. Abitare in spazi sostenibili e arredare in modo da mantenere al minimo l’impatto sull’ecosistema è oggi una priorità. Tra materiali tradizionali, soluzioni innovative e idee creative, si possono realizzare progetti d’arredo straordinari che garantiscono comfort, eleganza e impatto zero.
Gli arredi sostenibili e il rispetto del ciclo della natura
Per creare progetti d’arredo sostenibili ci si ispira alla natura e alla sua eccezionale capacità di rigenerazione. Nelle case e negli ambienti di lavoro gli arredi sono realizzati con materiali naturali: dal legno al vetro, passando per fibre vegetali come cotone, lino e juta. Non mancano poi oggetti di design ottenuti dal trattamento di materiali di scarto, come i rivestimenti ricavati da vecchi tessuti o oggetti ottenuti da scarti di lavorazione della pietra.
Per vivere in un ambiente davvero sostenibile non basta scegliere un mobile in legno o tessili per la casa in cotone. Anche la provenienza dei materiali e il modo in cui sono stati trattati sono determinanti per stabilire il loro effettivo impatto sull’ambiente.
In una casa in cui gli arredi sono ispirati ai principi della sostenibilità e dell’ecocompatibilità, mobili e pavimenti in legno devono essere trattati con colle e vernici naturali, senza l’aggiunta di sostanze di sintesi che, una volta immesse nell’ambiente esterno possono inquinare il terreno o le acque.
La rinnovata sensibilità verso questi temi ha permesso anche di far tornare in auge trattamenti tradizionali ideati in passato da artigiani ed esperti conoscitori del legno. Ne è un esempio la tecnica giapponese del shuosugiban, anche conosciuta come yakisugi, che consiste nel trattare il legno con il fuoco. La bruciatura superficiale delle assi di legno rende il materiale più resistente all’umidità, al fuoco stesso, all’attacco di insetti e parassiti e ne aumenta la durata.
Nelle case a impatto zero la quantità di plastica è ridotta al minimo. Per certi versi, la filosofia dell’ecodesign rappresenta un po’ un ritorno al passato, con la riscoperta di materiali che forse troppo frettolosamente sono stati accantonati e soppiantati dalla plastica. In cucina, ad esempio, c’è la riscoperta delle qualità del vetro e della ceramica per gli oggetti d’uso quotidiano e per gli elementi decorativi. Dai vasi usati per fiori e piante alle caraffe da usare per le bibite, passando per contenitori per cibi e spezie, l’uso di vetro e ceramica riempie di colore e di stile le cucine più all’avanguardia.
Oltre a valutare le qualità e l’origine dei diversi materiali, al momento della scelta degli arredi, in un progetto ispirato all’ecodesign è necessario considerare anche in che modo i diversi elementi dell’arredo potranno essere riutilizzati al termine del loro ciclo di vita.
Riutilizzare e riciclare per arredi a impatto zero
Riutilizzo e riciclo sono due concetti chiave per chiunque voglia abitare in spazi sostenibili. Questi due concetti possono essere interpretati e declinati in molti modi, anche originali. Si può decidere, ad esempio, di arredare la propria casa con mobili e oggetti retrò, che altrimenti si sarebbero trasformati in rifiuti. Ma si possono anche creare mobili o complementi personalizzati utilizzando in modo creativo materiali di recupero.
Lampadari di design ottenuti riutilizzando vecchie ruote di biciclette, tavolini da esterno ricavati da pallet, librerie create con cassette in legno sono solo alcune delle infinite possibilità di riutilizzo creativo di materiali sostenibili e di facile accesso.
L’idea è di riuscire a immaginare per oggetti e materiali nuove possibili e originali applicazioni. Nell’ecodesign etica ed estetica si incontrano per dar vita a progetti innovativi, in armonia con l’ambiente e in linea con i desideri e i gusti di chi abita gli spazi domestici.
Un design a basso impatto ambientale passa anche dalle scelte di illuminazione. Optare per lampade a basso consumo energetico riduce gli sprechi di energia senza conseguenze negative sul benessere e sulla qualità di vita degli ambienti. Lo stesso ragionamento vale per i sistemi di gestione dell’efficienza energetica della casa. Installare un piccolo impianto solare domestico per la produzione di energia elettrica e di acqua calda a uso sanitario è un altro modo per rendere più sostenibili le attività domestiche.
Attraverso la riduzione dei consumi di energia e la ricerca di soluzioni improntate all’essenzialità e alla funzionalità, è possibile arredare in modo sostenibile ogni tipo di ambiente, adattandolo agli stili e alle preferenze di chi deve viverci o lavorarci.
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