Arredare zen, la calma in ogni dettaglio
Perché piace la filosofia zen
Calma, pace, tranquillità, riposo per corpo e mente, oltre che per gli occhi. In un mondo sempre più rapido, dove si va continuamente di fretta, la ricerca di un relax che sappia riequilibrare è divenuto una priorità per molti. In particolare una nuova visione di vita, con una definizione diversa degli equilibri tra vita e lavoro, è comparsa con il Covid. Si ricerca un modo di vivere più rilassato e non è un caso che arredare zen è una tendenza che piace molto. Quanto meno fra le mura domestiche, si vuole poter avere quella sensazione di assoluta calma, in contrapposizione alla frenesia.
Minimalismo e serenità nell’arredare zen
Portare la filosofia zen nella propria casa vuol dire rivoluzionare i concetti di arredamento, andando verso un minimalismo che è anche concettuale. Il termine zen viene dalla cultura buddista e orientale, in particolar modo giapponese, e presuppone concetti come il sostare nel qui e ora, attraverso pratiche come la meditazione. Arredare secondo l’ideale zen dunque non poteva voler dire altro che andar a ricercare un ambiente sereno e riposante, con pochi e semplici mobili, funzionali e senza fronzoli, ma non per questo non capaci di donare una atmosfera del tutto particolare.
Il risultato di un appartamento o di uno spazio che vuole essere arredato zen deve per forza di cose portare a un equilibrio, visivo, ideale e astratto. Come si fa, in concreto, ad arredare zen?
Mobili essenziali e poche decorazioni
Tutto l’arredamento deve essere improntato al minimalismo, sia nel numero di mobili che nello stile. Non serve riempire le stanze di troppa mobilia, ci si limiti a quella utile e funzionale e la si scelga con linee pulite, senza eccessi. Per lo stesso motivo, non bisogna eccedere nelle decorazioni, anzi meno ce ne sono meglio è. Lo sguardo deve poter riposare, posandosi su superfici sgombre, in perfetta sintonia col less is more. Stampe e soprammobili devono richiamare lo stile zen, non essere opulenti e quindi in contrasto con esso.
Anche la palette di colori è zen
Quando si vuole arredare zen, è necessario anche seguire una palette di colori. Infatti in una casa che segue questa filosofia abbonderanno i neutri e le sfumature terrose, strizzando l’occhio ai colori della natura, come i verdi muschio. Sì ai bianchi e ai beige. Tutti insieme doneranno un’atmosfera rilassata e serena.
Molto importante è la luce, meglio se naturale. Le case giapponesi hanno tante finestre di ragguardevoli dimensioni e se possibile anche uno sfiato in ogni stanza, sia esso un balcone o una terrazza. Anche la luce deve però essere zen, ovvero deve indurre alla calma, quindi non essere eccessiva, ma suffusa e delicata. Persino i dispositivi elettronici devono essere dosati. Corretto avere quelli che servono, però senza esagerare, per non distrarsi dal qui e ora.
Tessuti e materiali da usare per arredare zen
La scelta dei tessuti e dei materiali è a sua volta importante quando qualcuno sceglie di arredare seguendo il modo zen. Nelle case orientali viene molto usato il legno, un materiale molto leggero, come il bambù. Anche i pavimenti, i classici tatami, sono formati da un un telaio di pannelli modulari in legno rivestiti con paglia di giunco: non sono semplici da riprodurre, ma si può optare per pavimenti in legno o un carta. In ogni caso, devono essere lisci, senza fughe, per richiamare il più possibile il tatami dove si cammina a piedi nudi.
Per quanto riguarda i tessuti, dovranno essere leggeri e se possibile di origine biologica. Vanno dunque benissimo cotone e lino, che sono anche freschi e piacevoli al tatto. Tutto deve richiamare la leggerezza e la purezza, oltre alla semplicità e al minimalismo. Chi lo ama può profumare l’ambiente con delle fragranze naturali: ma si può arredare zen anche senza profumi, se non si gradiscono. Non si lesini però sugli spazi verdi, dai giardini ove possibile e sulle piante in ogni stanza.
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